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La pallacanestro e i suoi messaggi educativi

La pallacanestro e i suoi messaggi educativi

Premessa
Il “Sacro gioco della palla” era un gioco molto popolare nella cultura Mesoamericana di quel tempo (civiltà Olmeca, Maya, Zapotechi, Totonachi, Aztechi).
Il campo di gioco (170 mt. di lunghezza e 50 mt. di larghezza) rappresentava la terra, la palla simboleggiava il sole. I muri laterali erano alti quasi 8 metri e gli anelli erano fissati ad un’altezza di circa 7 metri e mezzo.
Le gare si svolgevano tra due giocatori o due squadre avversarie (la luce e l’ombra) composte da 7 giocatori ciascuna e chi perdeva doveva essere sacrificato agli Dei.
La palla era di caucciù e doveva rimbalzare tra i giocatori che non potevano usare le mani, ma solo i fianchi, le ginocchia e il gomito destro.
La palla doveva entrare nei bersagli, dischi di pietra o anelli fissati in alto sulle pareti laterali del campo di gioco.
Era un gioco difficilissimo, dal “gioco della pelota” dei Maya è nata la pallacanestro, da molti definita disciplina sportiva molto difficile da insegnare e….. da imparare.

La pallacanestro a scuola
Ai nostri tempi spesso a scuola la pallacanestro è insegnata poco o addirittura dimenticata, per diversi motivi:

  • perché è uno sport non facile da insegnare, quindi, spesso giocano solo quelli/e che sono già capaci di giocare;
  • perché, a volte, vi è un solo pallone a disposizione di tutta una classe;
  • perché in palestra, a volte, non vi sono i canestri;
  • perché l’Insegnante di Scienze Motorie e Sportive è più “portato” ad insegnare altre discipline sportive, come ad esempio il calcio o la pallavolo.

 

La pallacanestro al Corso di Laurea in Scienze Motorie e dello Sport della Cattolica
Il basket deve essere insegnato in modo semplice, non in forma analitica. Il Docente che insegna pallacanestro, deve essere prima di tutto un Educatore e successivamente un tecnico: la materia la deve conoscere bene, deve saperla insegnare, deve trovare durante le sue lezioni pratiche e teoriche continui punti di riferimento con le altre materie (pedagogia, psicologia, fisiologia, biologia, metodologia, biomeccanica).

Deve trasmettere dei messaggi positivi, deve cercare di far “innamorare” i suoi allievi/e della pallacanestro, provando a farli/e giocare subito, a far capire il gioco nella sua globalità ed essenzialità, in modo che la disciplina possa risultare simpatica, facile da insegnare, spronandoli a migliorare continuamente, con volontà, serietà e dedizione.

Se un futuro laureando in Scienze Motorie e dello Sport è sicuro di se stesso, se è padrone della materia (non delle nozioni), sarà in grado di insegnarla agli altri, viceversa se è imbottito di nozioni teoriche e la materia non lo ha interessato, si rifiuterà di apprenderla e quindi, di insegnarla.

I valori e i messaggi del basket
L’attività sportiva è poliforme e ambivalente, è liberazione di energie psicofisiche latenti, è luogo di incontro ma anche di scontro.

Lo sport deve concorrere alla formazione di una personalità armonica ed equilibrata, che pone le basi per un’apertura a valori più alti quali la cultura, la partecipazione sociale e la ricerca di significati che vanno oltre gli aspetti materiali della vita.

Al di là dei risultati conseguiti o dei gesti tecnici in sé, non siamo abituati a guardare lo sport dal punto di visto educativo e renderci conto di quanti siano i servizi e i messaggi che questo offre alla persona.

[Tweet “I messaggi che il basket comunica si basano su valori fondanti della cultura sportiva”]

 

Quali sono questi messaggi?

  • imparare a giocare divertendosi;
  • infondere la sensazione di efficacia, di sentirci capaci, di far crescere le proprie abilità;
  • migliorare la propria autostima;
  • partecipare, collaborare e giocare assieme (senso di appartenenza, amicizia, spirito di squadra e integrazione sociale);
  • imparare a vincere e a perdere senza esaltazioni o drammi (riconoscimento del merito);
  • apprezzare il “fare fatica”, rispettare la disciplina, soffrire, allenarsi assieme per raggiungere un obiettivo;
  • rispettare gli impegni presi (allenamenti, partite);
  • rispettare le regole, i compagni, gli avversari, l’arbitro, il pubblico (lealtà e fair-play).

 

Conclusioni
Uno degli scopi del Corso di Laurea in Scienze Motorie e dello Sport è di mettere in condizione i futuri Insegnanti, gli Operatori Sportivi, gli Istruttori e gli Allenatori, di insegnare e quindi i Docenti devono INSEGNARE AD INSEGNARE ai loro studenti.

A questo scopo la Federazione Italiana Pallacanestro (come d’altronde tutte le Federazioni Sportive) deve collaborare con gli Istituti Universitari di Scienze Motorie e dello Sport, affinché dall’Università possano uscire Insegnanti, Istruttori, Allenatori, Arbitri e Dirigenti preparati e in grado di divulgare in modo ottimale la pallacanestro. Solo così il mondo del basket potrà crescere ulteriormente ed affermarsi ancora di più.

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Prof. Maurizio Mondoni
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