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“Educare ed allenare”: tutto ciò che c’è da sapere sul Minibasket

“Educare ed allenare”: tutto ciò che c’è da sapere sul Minibasket

“Educare ed allenare”: tutto ciò che c’è da sapere sul Minibasket
Mercoledì 31 Gennaio 2018, intervista pubblicata da Martina Carella (lo trovi a questo link)
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Dietro Le Quinte ha il piacere di presentare l’intervista al prof. Maurizio Mondoni, laureato in Scienze Motorie all’università di Roma Tor Vergata e istruttore nazionale benemerito di Minibasket. Con il prof. Mondoni abbiamo parlato della sua filosofia di lavoro nel mondo del Minibasket che lo ha ampiamente contraddistinto in tutta la sua carriera di professionista. Infine abbiamo concluso l’intervista con un pronostico sulle sorti dei play off NBA 2018. Buona lettura.

Come e quando nasce il suo blog “Il Minibasket di Maurizio Mondoni”?
Sollecitato da più parti, dopo anni di silenzio (dalla fine del 2001, anno in cui si è interrotto il mio rapporto di collaborazione con la Federazione Italiana Pallacanestro, praticamente dopo 25 anni al Settore Squadre Nazionali e al Settore Minibasket), nel 2010 ho deciso di raccogliere in questo blog la mia filosofia di lavoro nel “mondo del Minibasket”, che mi ha accompagnato in tutti questi anni: le mie idee, i miei concetti, le mie impressioni sul Minibasket, sui bambini e sugli Istruttori. Le filosofie di insegnamento del Minibasket sono tante: ogni Istruttore dovrebbe essere in grado di scegliere la propria. Io ho scelto la mia che si basa sulla didattica (animata dal pensiero e dalla riflessione), sul metodo, sulla motivazione e non solamente sugli esercizi.

Come nasce invece la sua passione per il basket?
Sono nato cestisticamente a Cremona con la JUVI di Mario Radi e con Gino Bonali, poi ho continuato a perfezionarmi all’I.S.E.F. Cattolica di Milano con Luisito Trevisan. Ho fondato il Minibasket all’Oratorio Cristo Re di Cremona nel 1968 (300 bambini), ho allenato le squadre giovanili dell’U.S. Corona e poi ho iniziato l’avventura nel grande basket, formandomi con Giancarlo Primo, Sergio Curinga, Mario De Sisti, Dido Guerrieri, Pippo Faina, Bruno Arrigoni, Cesare Rubini, Settimio Pagnini, “Cacco” Benvenuti, Riccardo Sales, Valerio Bianchini, Tonino Zorzi, Arnaldo Taurisano, Alessandro Gamba e tanti altri ancora ho iniziato i primi passi nel mondo della pallacanestro. Una pallacanestro semplice, unica, bellissima, al servizio dei giovani allenatori per farli crescere e io “sono cresciuto” con loro e ho sposato le loro idee, i loro principi e le loro metodologie di lavoro. Ho allenato squadre giovanili, squadre senior (fino alla poule A2), ho partecipato a Clinic nazionali e internazionali, ho “spiato”, ho visto molti allenamenti, ho “rubato” esercizi, li ho adattati, li ho firmati e li ho fatti diventare miei e con il passare degli anni ho costruito una mia filosofia cestistica, un mio modo di pensare e di insegnare la pallacanestro e il Minibasket. Dal 1971 al 2018 una lunga “cavalcata”, sono passato dal Minibasket all’U.S. Corona di Cristo Re al basket giovanile e al “grande basket” per ritornare al Minibasket (25 anni Istruttore Federale, Responsabile della Formazione degli Istruttori Minibasket) : una vita nel mondo del pallone a spicchi!

“EDUCARE E ALLENARE”: ci parli del suo metodo di insegnamento del Minibasket.
Educare-allenando significa non cadere nello schematismo e nel nozionismo; occorre rivalutare il rapporto educatore-educando, occorre conoscere differenti metodi di comunicazione, non si può far apprendere senza sapere cosa si apprende: mai il tecnicismo deve superare la persona!

Per proseguire nell’intervista, clicca qui

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